E' crescente il bisogno di misurare l'impronta sociale che si lascia sul territorio e nel contesto della comunità locale dove si opera. Una esigenza che coinvolge le organizzazioni sia profit che non profit. Misurare l'impatto è fondamentale per offrire dati significativi nel contesto dei report di sostenibiltà, dei Bilanci Sociali o anche solo per accedere a bandi di finanziamento sul territorio. L'impronta sociale è diventata una misura strategica. Non esiste un criterio o metodo univoco per misurare l'impronta sociale. Ogni organizzazione molto spesso ha necessità diverse di misurazione: alcune legate all'impatto economico, altre al valore generato socialmente sul territorio,etc. Sono solo alcuni dei tanti metodi di social impact ai quali un'organizzazione può avvicinarsi. Sisociale ha scelto alcune metodologie di misurazione e da tempo le ha approfondite per inserirle tra i servizi disponibili a sostegno dei percorsi di social accountability. Consulta qui di seguito.
Supporto e affiancamento per sostenere processi di misurazione dell'impatto sociale delle Società Benefit. Ricerca di indicatori, processi di progettazione sociale per valorizzare le azioni sociali realizzate sui territori di appartenenza.
I finanziamenti dei progetti sociali richiedono sempre di più la rendicontazione non soltanto di tipo economico ma anche "rendicontazioni di impatto". Consulta i servizi di Sisociale sui temi della progettazione sociale e la valutazione di impatto connessa.
VAS TELLING è un metodo di valutazione elaborato da Studio Sisociale dedicato espressamente alle organizzazioni del Terzo Settore. L'obiettivo: misurare il valore aggiunto generato, quel particolare valore che proprio il terzo settore sa creare grazie al prezioso lavoro di volontari, operatori sociali in dialogo con le reti territoriali. Consulta la scheda di presentazione .
è ancorato strettamente a chiari e precisi riferimenti di letteratura scientifica condivisi a livello internazionale;
mette al centro della misurazione l’impatto della gestione organizzativa nel suo insieme con riferimento ai beni relazionali interni e a quelli esterni. Il modello tende ad indagare quale impronta sociale si lascia sul territorio in termini di empowerment individuale e crescita del capitale sociale della comunità.
prevede l’elaborazione di un database i cui indicatori sono in gran parte presenti nei Bilanci Sociali delle organizzazioni.
Un’analisi del posizionamento di un’organizzazione rispetto a quattro aree della sua gestione e in grado di offrire un quadro d’insieme del capitale relazionale interno ed esterno. Le aree coinvolte sono: la Governance, la gestione delle risorse umane, la capacità di fare rete sociale e la tensione all’innovazione sociale. Tramite l’applicazione di una serie di indicatori è possibile ottenere un risultato di performance supportato da una rappresentazione grafica.
Gestione sostenibile delle risorse umane
In questo caso l’area di misurazione analizza sia le risorse economiche (capacità di creare redditività, indipendenza economica) sia le risorse umane (mantenimento livelli occupazionali, tensione al sostegno del volontariato, consolidamento contratti di lavoro).
La capacità di creare rete sul territorio.
Area destinata ad evidenziare la capacità di essere comunità di apprendimento per la cittadinanza, la presenza nei tavoli pubblici di progettazione sociale, la capacità di interagire con altri attori sociali del territorio e attivazioni di processi culturali e condivisione della mission aziendale.
La gestione della governance etica e democratica.
Un’area che indaga e monitora la capacità di favorire meccanismi partecipativi, il ricambio periodico nei ruoli di governo, l’attenzione alle condizioni di lavoro dei dipendenti/soci, la sicurezza sul lavoro.
La tensione all’innovazione sociale.
Una misurazione che si basa sia sulla tensione interna all’organizzazione, ovvero la capacità di coinvolgere le risorse umane nei processi di innovazione, sia sulla tensione esterna, ovvero la capacità di favorire processi di rete per creare innovazione sociale.
Attraverso focus group, interviste e/o questionari si potrà indagare in modo più approfondito un aspetto relazionale dell’organizzazione. La scelta non sarà casuale ma dettata dal lavoro di affiancamento e orientamento iniziale offerto da Sisociale. La scelta di analisi qualitativa potrà prendere spunto da una performance non eccellente in un’area della parte 1 oppure da un’area di attività particolarmente strategica per i suoi effetti sul servizio erogati o su un progetto finanziato. Tra i temi più tipici: reti di prossimità; relazioni interne, rete sociale generata da un progetto, network sociali.